25 luglio 2014

interlocuteurs

C'è stato un tempo in cui... credevo di scrivere per me stesso e tanto bastava: il saperlo fare con una facilità sorprendente era solo una spinta in più e non aggiungeva nulla alla ricerca di una maggiore comprensione di me stesso.
Venne dopo la scoperta delle altre scritture e degli altri mondi ad esse legate: era la mia stagione dei ventanni e dell'ideologia della comunicazione- comprensione, il viatico assoluto per un mondo nuovo. Ma il mondo nuovo non è mai arrivato alla sua piena espressione ed io sono tornato a scrivere solo per me e pochi altri. Non ci sono interlocutori sul web non ce ne sono altrove... sperduti testimoni di una memoria culturale degna di questo nome...gli altri epigoni sciocchi di una arroganza mentale che preclude loro qualsiasi miglioramento.
LA MUSICA, potrei, potremmo pubblicare solo questa; potremmo comunicare con essa perchè le note non hanno, ad un certo livello, tessere di partito e nemmeno rigidità ideologiche di appartenenza. La musica come respiro personale da interpretare, sentire, in cui assommare la necessità di vivere da esseri umani e non da sottospecie di blogger in via di estinzione.

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